Ci spostiamo ad occidente dell’arcipelago e troviamo Filicudi , d’estate raggiungibile velocemente via mare, in aliscafo, anche da Palermo oltre che dai porti tradizionali. Se le isole di per sé danno una percezione di libertà , ci sono isole , come Filicudi, in cui questa sensazione è più evidente.
Sarà per fascino dei villaggi nudi del porto e di Pecorini , sarà per l’archeologia con il villaggio preistorico di capo Graziano e per i sottostanti relitti di un mare che ti richiama a scoprirne i suoi tesori ma anche per le meraviglie della natura come la grotta del bue marino, La Canna, faraglione di magma solidificato di 71 metri con accanto lo scoglio di Montenassari o lo scoglio Giafante.
Ma per giorni di puro relax c’è anche l’oasi della spiaggia de Le Punte. Da qualche anno, tra i punti forti, anche un centro di studio e tutela di cetacei e tartarughe marine che in queste acque, fortunatamente, abbondano con i loro transiti verso nord. Filicudi offre anche la più piccola biennale d’arte del mondo.
CURIOSITA’ SULL’ISOLA DI FILICUDI
La Biennale più piccola del mondo si svolge a Filicudi. Questo evento culturale risulta essere unico al mondo nel suo genere per il suo primato, è la più piccola biennale al mondo che si svolge soltanto in una notte e questa sintesi temporale rende più intenso e particolare l’evento. La prima edizione dell’evento si è svolta nel 1996, ha avuto un discreto successo, richiamando sull’isola anche molti turisti. La biennale piu’ piccola del mondo si svolge nel mese di agosto, in genere dopo Ferragosto.
Nel 1971 gli abitanti abbandonarono l’isola in segno di protersta contro il soggiorno di quindici boss della mafia, inviati nell’isola in soggiorno obbligato a seguito di provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Della rivolta di Filicudi se ne è occupato lo storico eoliano Pino La Greca nel suo libro.